mercoledì 3 agosto 2011

Pomeriggio alla Birroteca Hops'

  Da pochissime settimane mi sono trasferito in provincia di Avellino, mi sono allontanato dalla zona vesuviana per andare in un luogo più tranquillo, ma soprattutto più pulito, l'acqua e l'aria sono tutta un'altra cosa, ve l'assicuro, ne è valsa la pena anche se non credo di essere ancora pronto all'inverno che sarà più freddo di quello a cui sono abituato. 
  Ieri pomeriggio, ad Avellino con Sara, abbiamo deciso di fare una capatina alla Birroteca Hops' (alla Circumvallazione, n°54, veramente una cretinata arrivarci, anche per chi non è di Avellino), prima di entrare ho pensato: "quanto tempo trascorrerò qui dentro? 20 minuti esagerando"......credo che sia passata un'ora quando siamo usciti, contentissimi ed estasiati dal posto, abbiamo assaggiato La Trappe Isid'or che il ragazzo lì ci ha consigliato (probabilmente il gestore della birroteca, non conosco il suo nome, come uno stupido non ci siamo presentati, ma lo farò certamente la prossima volta, in quanto al 100% ritornerò). In base alle mie preferenze e a quelle di Sara è stato capace di scegliere questa Isid'or, perfetta via di mezzo per accontentare le mie preferenze forti e quelle più delicate di Sara. Mentre degustavamo lì questa birra (realizzata per il 125° anniversario de La Trappe, e onorare il primo frate trappista Isidoro che ha iniziato a produrre birra) abbiamo fatto un'interessantissima e piacevole conversazione dove si è parlato di un po' di tutto sul mondo della birra artigianale e dell'homebrewing, mi sono fatto davvero una cultura !
  Abbiamo acquistato tre birre, facendoci seguire un po' dall'istinto e un po' dalle indicazioni del ragazzo, che è appassionatissimo di birra, lo si vede dal modo in cui ne parla. Appena ho visto la Rochefort 10, non c'ho pensato due volte, l'ho presa subito, ero curiosissimo di assaggiarla, visto che poco tempo fa ho assaggiato la Rochefort 8, volevo assaggiare anche la 10, poi Sara ha scelto una India Pale Ale, entrambi eravamo curiosissimi di assaggiare questa birra di questo genere, anche perché abbiamo intenzione di farla col kit, questa IPA è prodotta dalla St. Peter's Brewery inglese ed infine, quasi prima di uscire ci siamo lasaciati trasportare dal "gustare buona birra" e abbiamo preso una birra italiana artigianale la open del birrificio baladin che a quanto pare sta avendo un sacco di successo più all'estero che in Italia, (causa forse, lo scarso interesse degli italiani alla birra, che fortunatamente sta, seppur lentamente, crescendo negli ultimi anni, nonché probabilmente a causa della burocrazia italiana che fa a cazzotti con i produttori di birra, oltre al fatto che fa a cazzotti con le piccole imprese in generale) dicevo....sta avendo molto successo all'estero, soprattutto in America dove viene apprezzata molto, è il birrificio che produce tra le migliori birre artigianali in Italia. Ieri sera ce le siamo scolate tutt'e tre. Siamo partiti dalla open che è stata progettata per essere abbinata a quello che ci pare, l'obiettivo era quello di realizzare una bevanda aperta a tutti, a tutti i gusti, in effetti è stato così, l'abbiamo accompagnata ad un saltinbocca con provola, crudo e rucola, scelta dettata dal fatto che volevamo qualcosa di pratico da mangiare sul divano davanti ad un film e dal fatto che abbiamo cercato di scegliere gli ingredienti del saltinbocca non troppo forti, ma che avessero un minimo di carattere. Fino a ieri sera, possiamo affermare, di non aver mai assaggiato, nostre birre a parte, una vera birra artigianale con i cosiddetti, quelle assaggiate in precedenza non ci avevano soddisfatto, anche perché acquistate ai centri commerciali, quindi probabilmente si tratta di birre destinate alle grandi distribuzioni. Il giudizio è stato decisamente positivo, birra artigianale vuol dire, un sacco di sensazioni, in tempi e in quantità scanditi dall'assaggio, partendo dall'odore, dalla schiuma, dal dolce iniziale, dal corpo, dal finale amaro, dal secondo, terzo, ennesimo assaggio grazie ai quali possiamo cercare altre note. Da inesperto voglio precisare che la ricchezza di cui parlo, della buona birra artigianale, non è da riferire ad un carattere strutturato che caratterizza alcune birre, come la Barley Wine. Ritengo che una birra artigianale, di qualsiasi stile sia, presenti una ricchezza intrinseca che può essere più o meno delicata, più o meno complessa, caratteristica che altre birre commerciali (non tutte ovviamente) non hanno. Presi dall'entusiasmo abbiamo stappato le altre due birre, anche se forse abbiamo sbagliato ad aprire così presto, col senno di poi le avrei assaggiate il giorno dopo per dare un giudizio meno influenzato dalla prima birra gustata. In ogni caso siamo rimasti estremamente colpiti dalla IPA, una sensazione stupenda, gradevolissimo l'inizio, dolce al punto giusto, assieme all'odore di luppolo, il finale è un'esplosione di amaro dato dal luppolo, veramente gradevole, è stata per noi una grande scoperta......passiamo alla Trappístes Rochefort 10, completamente differente dalla 8, non sembra quasi una birra, dolcissima, questa non mi è piaciuta tanto, però per renderle giustizia devo assolutamente riprovarla, senza contaminazioni di altre birre. in bocca. Sono certo che se l'assaggiassi ora l'apprezzerei molto di più.

  Concludo col dire che siamo contentissimi di aver scoperto questo posto ad Avellino, era da alcuni mesi che volevo visitarlo e finalmente l'abbiamo fatto. Se siete di quelle parti e vi piace la buona birra, dovete assolutemente andarci, rimarrete sicuramente soddisfatti ed entusiasti. Oltretutto durante l'anno, agosto escluso, si organizzano serate di degustazione con esperti del settore, motivo in più per ritornarci, la sera è aperto fino a mezzanotte, si può bere e mangiare e ci si può far consigliare su cose assaporare e su quali abbinamenti fare.


http://www.birrotecahops.it/


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